Come nasce un progetto del laboratorio “La forma del colore”?

Di solito da un’idea, dettata da necessità di cambiamento e miglioramento, di spazi da fruire al meglio, di richieste da soddisfare.

Via Issiglio 133a:

una cucina usata a modi ufficio; un ufficio utilizzato come dispensa. Dare ad ogni luogo la sua connotazione ed a ogni persona il giusto spazio è un intento da perseguire e che, in questo caso, la squadra del laboratorio ha cercato di ottenere. Espressa l’idea, essa viene supportata dalle seguenti fasi:

  • analisi di fattibilità
  • progetto
  • inventario del materiale/arredo esistente utilizzabile
  • ricerca di materiali/arredi ad integrazione dell’esistente
  • progetto esecutivo (soluzioni tecniche delle maestranze artigiane)
  • realizzazione

Nel caso specifico, alla cucina bisognava ridare un ruolo tecnico e di contenitore.

Il primo trova la sua espressione nella parete “C”, un piano di lavoro attrezzato con gli elettrodomestici base per esplicare tutte le attività di preparazione cibi; il secondo, invece, viene accolto dalle pareti “A” e “B” dove una dispensa ri-creata e due frigoriferi ri-disegnati svolgono, appunto, funzione contenitiva.

Fra l’idea e la sua realizzazione, oltre ad una miriade di viti, tasselli, utensili, chiodi, ganci, fili, pennelli, il laboratorio vanta di un sincero e disinteressato gruppo di persone appassionate a piccole cose le quali, però, coltivate insieme, diventano grandi: è così che lo SCARTO di un pannello in legno da cassero diventa TANTE ante di una DISPENSA, è così che la SGRADEVOLE diversa altezza di due frigoriferi affiancati diventa il VIRTUOSO disegno di una pannellatura di mensole sulla parete, è così che un vecchio tavolo INUTILIZZATO donato al laboratorio diventa il fulcro di una cucina VISSUTA.

Per questo progetto sono diventate grandi insieme le idee di: Andrea, Toni, Davide, Luca, Simona, Alessandro.