TEATRO

“LA REALTA’ IN GIOCO”

a cura di Migle Mececkaite

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DUSINO SAN MICHELE

VENERDì dalle 10:00 alle 11:00

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GARR - Corso Rosselli 214C - Torino

VENERDì dalle 15:00 alle 16:00

 

Il teatro accompagna l’essere umano fin dagli inizi, assolvendo un’importante funzione di specchio per la comunità e soddisfacendo il bisogno imprescindibile dell’uomo di esprimersi in modo creativo.

La pratica teatrale può quindi fare molto, aiutando la persona ad integrare salute fisica, mentale ed emotiva e può essere molto utile per sviluppare qualità di presenza ed empatia, avvalendosi della seguente METODOLOGIA:

  • Esercizi di improvvisazione, giochi di gruppo, scrittura automatica e tecniche di rilassamento.
  • Esplorazione di diverse modalità di camminare e di muoversi nello spazio.
  • Esercizi di respirazione e di bioenergetica.
  • Creazione di memorie sensoriali nel corpo.
  • Acquisizione di nuove possibilità di espressione di sé, attraverso la pratica cosciente del movimento.
  • Lavoro di ascolto sugli impulsi provenienti sia dal proprio interno, sia dallo spazio.
  • Esplorazione del linguaggio verbale e non verbale.
  • Scioglimento delle tensioni fisiche ed emotive.

 In questo modo si possono conseguire obiettivi quali:

+ Agevolare la relazione tra individui all’interno di un gruppo in un clima di fiducia reciproca

+ stimolare l’ascolto mediante esercizi teatrali individuali e collettivi

+ promuovere il gioco ed il benessere psicofisico mediante semplici improvvisazioni fisiche e/o verbali

+ aumentare la consapevolezza del proprio corpo attraverso esercizi di bioenergetica

+ stimolare la percezione mediante esercizi di respirazione consapevole

+ dare la possibilità ai partecipanti di esprimersi in modo creativo attraverso nuovi strumenti

+  dare spazio e importanza alle abilità di ognuno e incrementare l’autostima dei partecipanti

 

“Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti.

Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti.

E’ lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa

che qualcun altro ha da direa lui”.

(JacquesCopeau)