DanzaMovimentoTerapia Espressivo (DT) – Relazionale (DMT-ER)

 a cura di GIULIA CAMPAGNA

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GARR - Corso Rosselli 214C - Torino

VENERDì dalle 15:30 alle 17

 

 

TEMPI

Il progetto prevede incontri settimanali della durata di 60 minuti

SPAZI

Spazio di 50 mq (luoghi di incontro o altri spazi adibiti allo svolgimento di attività laboratoriali)

DESTINATARI

Il gruppo sarà formato da massimo 10 partecipanti con la presenza di un operatore per ogni incontro

OBIETTIVI

  • ampliare il benessere psicofisico dei partecipanti
  • sostenere il percorso di cura da un punto di vista anatomico funzionale, del movimento e dell'espressione creativa
  • risvegliare il piacere funzionale mediante l'attivazione motoria e ludica
  • acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo anche in relazione ad altri corpi e all'ambiente circostante
  • approcciare alla dimensione del ritmo che, risvegliando la spinta vitale degli esseri umani, contribuisce a favorire una dimensione di piacere
  • approfondire la dimensione di creazione coreografica, utile strumento di riorganizzazione psicomotoria-emozionale e relazionale

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La nascita della danzamovimentoterapia (DMT) è strettamente legata ad alcuni fra i luoghi di maggiore impoverimento della persona, ovvero gli ospedali psichiatrici.

Proprio in tale contesto, nel secondo dopoguerra, si sono sviluppate le prime esperienze di danzaterapia come strumento di reintegrazione di corpi disabitati, frammentati, mortificati.

Una definizione di DMT è:

“Una disciplina orientata a promuovere l’integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale, la maturità affettiva e psicosociale e la qualità della vita della persona, mediante il linguaggio del movimento corporeo e della danza, all’interno di processi interpersonali.”

La prima danzaterapeuta della storia, Marian Chace, affermando che “un corpo è un corpo fra altri corpi”, sosteneva la realtà intrinseca della corporeità e la possibilità del processo terapeutico partendo dall’uscita dall’isolamento.

Secondo le sue intuizioni, una delle finalità principali della DMT è proprio quella di

  • promuovere la partecipazione degli individui al gruppo
  • avviare processi di trasformazione dell’immagine corporea, vista prima di tutto come una creazione sociale.

Da allora il sapere teorico e metodologico della DMT si è ampliato e consolidato, ed è ormai richiesto per essere utilizzato in diversi settori:

  • clinica della salute mentale
  • riabilitazione di diverse forme di disabilità/disagio
  • prevenzione primaria
  • lavoro educativo
  • sviluppo di comunità e alla creazione di competenze relazionali nell'ambito della formazione

FATTORI TERAPEUTICI DELLA DANZATERAPIA

  • risvegliare il piacere funzionale
  • promuovere la consapevolezza del sé
  • ripristinare l’unità psicocorporea
  • promuovere la differenziazione dall’altro
  • promuovere la simbolizzazione corporea

RISVEGLIARE IL PIACERE FUNZIONALE corrisponde a un bisogno elementare di tanti di noi, per quanto funzionalmente e socialmente integrati e «produttivi». L’attività psicomotoria in un contesto di ricerca espressiva ed estetica, inoltre, promuove la restaurazione narcisistica in soggetti la cui identità, a partire dal corpo, è impoverita dalla malattia.

La funzione terapeutica della Dmt, è diffilcilmente sostituibile da attività motorie che si esauriscono sul piano dell’animazione e dell’intrattenimento, ma si colloca al livello della ristrutturazione profonda dell’immagine del corpo, laddove essa si presenta frammentata, dissociata dai vissuti emotivi o soggettivamente disinvestita. Analogamente, l’integrazione promossa dalla pratica della Dmt dimostra particolare efficacia sul livello del confine del sé e della relazione.

La DanzaMoventoTerapia vive un’antropologica vocazione alla “cura”, alla partecipazione sociale, alla passione della libertà e della peculiarità.

ALCUNE OPZIONI OPERATIVE:

  • lavorare con gruppi valorizzando la dimensione collettiva e sociale
  • valorizzare la dimensione ritmica della musica e della danza
  • valorizzare la cultura del corpo, della musica e della danza dei partecipanti

IL MOVIMENTO è un linguaggio espressivo e comunicativo che può mettere in luce alcuni stati sensoriali percettivi ed emotivi di una persona in relazione all’ambiente in cui vive, attraverso l’esperienza dell’uso del corpo e dello spazio.

La matrice artistica della danzamovimentoterapia espressivo-relazionale (DMT-ER) considera il processo creativo innanzitutto come un processo interpersonale, all’interno del quale, tramite il gioco e la finzione creativa, l’identità individuale si struttura e prende forma in relazione al gruppo, trasformando in modo inedito il patrimonio collettivo.

IL RITMO rappresenta l’elemento fondamentale di raccordo fra l’individuo e il mondo esterno: ne organizza le funzioni biologiche, psichiche e relazionali. Attraverso la danzaterapia, si aprono possibilità per il “corpo individuale” e per il “corpo sociale” di esprimere liberamente emozioni ed idee, esplorando memorie, simboli e dimensioni anche arcaiche delle proprie immagini.

La DMT-ER affonda le radici nella pratica dell’Expression Primitive e nella sua matrice antropologica, come anche nella psicodinamica dei gruppi.

La specificità del metodo, nell’organizzazione del setting terapeutico, procede da un assunto fondamentale: la via allo sviluppo di sé passa sempre dall’altro.

 

*RIFERIMENTI NORMATIVI

La Dmt è uno dei profili professionali delle arti terapie, discipline di matrice artistica e sociale che fanno riferimento alla legge n.4 del 14 gennaio 2013.

La legge sancisce il libero esercizio professionale, in linea con gli orientamenti dell'Unione Europea. Per quanto riguarda i requisiti di competenza per la pratica professionale, la legge rimanda alle norme UNI. Per il nostro settore il 14 ottobre 2015 è stata pubblicata la Norma  UNI 11592:2015 - Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel campo delle Arti Terapie -Requisiti di conoscenza, abilità e competenza (www.uni.com).