bilocale - UNAcasa
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UnaCASA. Progetto per una casa democratica.
Uno spazio per la residenzialità nato seguendo un approccio progettuale e un metodo di lavoro inclusivo, e non esclusivo, nei confronti della disabilità psichica.
Nel progetto UnaCASA, il design come metodo e disciplina diventa strumento in grado di trasformare uno spazio domestico dedicato al malato in uno spazio accessibile, funzionale e capace di stimolare sensazioni di benessere, salutari per la mente.
UnaCASA è , quindi, un luogo dove stare bene con sé e con gli altri, pensato per venire incontro alle disabilità e soprattutto per stimolare nuove abilità.
Una casa democratica.
UnaCASA è un ambiente fluido e dinamico, e temporaneo, ma al tempo stesso un luogo dove sentirsi immediatamente “a casa”, facilmente personificabile e soprattutto democratico, perché pensato per ospitare uomini e donne, ragazzi o adulti, pazienti o terapeuti. Grazie ad UnaCASA, la disabilità da elemento discriminatorio diventa strumento di partecipazione e condivisione in un luogo le soluzioni dedicate si integrano perfettamente con l’idea più tradizionale e socialmente riconosciuta di “casa”. L’utilizzo di colori unisex (giallo, blu, verde) brillanti per stimolare creatività ed energia, oggetti dalle linee morbide, antiurto, e in larga parte di materiali infrangibili, ignifughi, facilmente pulibili, personalizzabili, economicamente sostenibili, pensati per la cura e il benessere del paziente, diventano scelte stilistiche per un ambiente salutare ma anche esteticamente gradevole, e stimolante. Una casa dove anche la bellezza è accessibile a tutti.
Sentirsi a casa.
I diversi luoghi in cui si svolgono le funzioni domestiche - cucina, soggiorno, camera da letto - sono ben caratterizzati e identificabili, pur rimanendo parte di un unico ambiente luminoso, aerato, aperto.
Nel progetto dell’arredo gli elementi che appartengono all’immaginario comune della tradizione domestica, su cui ogni individuo proietta legami affettivi e ricordi, si accostano ad arredi più tecnologici, progettati artigianalmente per soddisfare alcune specifiche esigenze: la carta da parati e le poltroncine per il soggiorno, le grandi testiere in ferro battuto dei letti, e le lampade a sospensione fanno da sfondo al tavolo e ai contenitori multiuso. Lo spazio domestico è flessibile e perfettamente funzionale senza perdere la sua identità di casa, un ambiente rinnovato e moderno ma anche sensoriale, caldo e accogliente: high-touch oltre che high-tech.
Un progetto partecipato, un cantiere aperto.
UnaCASA è uno spazio dinamico e in continua trasformazione. Il suo progetto è nato e cresciuto dalla collaborazione di professionalità e personalità diverse. Il cantiere per la realizzazione di UnaCASA è spazio di lavoro ma anche di condivisione e incontro, luogo di confronto tra abilità, esigenze, capacità, necessità, idee e soluzioni diverse. Un cantiere senza fine, in crescita, e di crescita, collettiva e individuale.
Ora, mi sembra che se c'è una speranza di rianimare un amore vero per l'artigianato e se vogliamo combattere la letargia, l'indifferenza e l'ignoranza del pubblico generale noi artigiani dobbiamo mettercela tutta per produrre solo il meglio di cui siamo capaci di modo che il profano debba infine, coltivando la mente e l'occhio, imparare a discriminare e ad apprezzare la bellezza. Samuel Yellin
Pensare, progettare e creare fa bene e gli oggetti che vengono realizzati assumono valore, per noi e per gli altri.
Per questo motivo, abbiamo voluto che “il lavoro delle mani” diventasse una risposta creativa alla crisi e un nuovo modo di operarenel welfare, diventando una vera e propria risorsa.
Con questi obiettivi, il mestiere artigiano è per noi, un percorso nuovo in grado di permettere alla persona di recuperare se stessa, acquisire delle competenze, imparare autonomamente un lavoro.
La materia che si utilizza (legno, ferro,stoffa) diventa lo strumento per arrivare alla persona, alla sua mente e al suo cuore.
Grazie a questo progetto, chi insegna, autoalimenta la propria professionalità, arricchisce di grandi valori umani la mission della propria azienda, trasmette direttamente la nobiltà del lavoro e contemporaneamente chi apprende è in grado di iniziare un percorso di riabilitazione efficace e di inserirsi nel difficile mondo produttivo..
Il lavoro è quindi un modo come altri di fare riabilitazione, terapia: una ricetta che però più di altre funziona.
Parlare di lavoro e pazienti psichiatrici richiede inevitabilmente una breve puntualizzazione sugli elementi costitutivi del percorso: paziente - società economica.
Il lavoro inteso come terapia occupazionale, borsa lavoro o inserimento lavorativo può promuovere un percorso di articolazione del campo degli interessi, dei bisogni e dei desideri nonché prefiggersi di divenire un mezzo di sostentamento e di auto realizzazione.
Il progressivo avvicinamento al lavoro, attraverso un percorso monitorato, diventa un indicatore importante del reinserimento sociale ,delle relazioni che l’individuo intraprende con i luoghi economici, e della sua capacità intrapsichica di adattamento. Attraverso il ramo social “Destinazione d’Uso”, abbiamo realizzato dei laboratori occupazionali, realizzati in propri spazi (interni e soprattutto esterni) dedicati agli utenti con disagio sociale e giudicati non adatti ad un'occupazione stabile.
I laboratori poggiano sulla convinzione che l'attività lavorativa abbia funzioni esclusive pedagogiche, terapeutiche e di recupero sociale di grande valore.
Lavoriamo avendo ben chiari determinati obiettivi legati alla persona:
- Educare all'atteggiamento adatto al contesto lavorativo : cura, attenzione, rispetto degli orari e dei colleghi, senza però forzare le performance produttive e avendo cura di rispettare anche i tempi di apprendimento di ciascuno;
- insegnare ad eseguire gli incarichi con continuità e correttezza;
- stimolare il miglioramento delle attitudini personali, rispettando i tempi e le capacità di ciascuno.
- responsabilizzare sull’ impegno lavorativo
- promuovere un coinvolgimento diretto in attività sempre più complesse;
- osservare e valutare o sviluppo delle abilità personali ed i risultati raggiunti;
- orientare gli inserimenti lavorativi di secondo livello, protetti e non (in cooperative, in aziende);
- rafforzare la rete dei servizi pubblici e privati che si occupano di inserimento lavorativo.
L’incontro con le aziende produttive sul territorio nazionale ed estero ci ha permesso di condividere idee, progettare e realizzare nuovi arredi e accessori da utilizzare sia nelle residenze dove abitano le persone da noi prese in carico, che in normali spazi esterni, case, locali.
Progetti speciali per bisogni speciali che si propongono di lavorare per:
- la persona e l’ambiente in cui vive ,gli spazi che frequenta durante il lavoro o nel tempo libero;
- la sostenibilità ambientale;
- la progettazione più responsabile, dall’oggetto d’uso allo spazio abitativo/ricreativo/lavorativo;
- il lavoro in rete con le aziende e le fondazioni;
- l’attivazione di percorsi formativi e di borse lavoro per persone svantaggiate.
Tutti i progetti prevedono l’attivazione di borse lavoro per tre mesi (eventualmente rinnovabili), per persone segnalate ai Servizi Sociali e seguite dall’Ufficio Pio o dai consorzi con cui costantemente collaboriamo.
Tramite il riutilizzo, il recupero e l’acquisto responsabile del materiale, nonché la creazione e gestione di appositi laboratori del ferro, del legno e dei tessuti, un team di professionisti (artigiani, restauratori, designer, architetti,grafici, educatori, psicoterapeuti), di utenti seguiti dai Servizi di Salute Mentale e di Aziende socialmente sensibili, lavorano in rete con l’obiettivo di presentare proposte condivise di progetti.
Progetti realizzati:
- GARR, Gruppo Appartamento Riabilitativo Ricreativo in C.so Rosselli 214/C, Torino
- 8BIS, gruppo appartamento in Via Pomaro 8 bis
- Social Housing di Piazza della Repubblica, in collaborazione con Galliano Habitat
- Sefossiunalbero, per reparto di pediatria dell’Ospedale Martini di Torino
- Sefossiunalbero, per scuola materna A. Verna, in collaborazione con le librerie La Torre di Abele e Le Paoline.
- UnaCasa, progetto pilota per la realizzazione di una casa democratica
In oltre dieci anni di attività, abbiamo lavorato offrire ai nostri utenti percorsi di cura di qualità, ma soprattutto personalizzati, multidisciplinari e realizzati pensando alle singole esigenze di ogni utente, puntando l’attenzione sulla partecipazione della famiglia nel processo di crescita del singolo utente.
Questo approccio parte dalla consapevolezza che la tradizionale organizzazione del lavoro psichiatrico e riabilitativo si sta evolvendo verso un nuovo approccio di lavoro, basato sulla partecipazione e la condivisione delle risorse disponibili sul territorio.L’obiettivo che ci siamo posti era di integrare e coordinare i diversi interventi professionali e i vari percorsi riabilitativi - riabilitativo, psicoterapeutico, medico-farmacologico, assistenziale ed anche educativo – con le con le risorse disponibili - associazioni, imprese, comunità - sul territorio.
Abbiamo quindi aperto collaborazioni con varie realtà locali per la realizzazione di singoli progetti di inserimento lavorativo, pet terapy, laboratori di attività manuali e artigianali o programmi sportivi in grado di supportare gli utenti in processi di cambiamento e di sviluppo positivo.
Abbiamo in sostanza fatto "rete" intorno al disagio sociale per evitare che questo si trasformasse in esclusione. In molti si stupivano perché mettevamo in capo ad una srl, la Blu Acqua, il modus operandi del no profit. Il risultato è stata la creazione di quelli che ci piace definire ‘progetti sostenibili per case senza limiti”, ovvero percorsi riabilitativi che permettono ai nostri utenti di uscire dal loro disagio per poter interagire con la società, il mondo lavorativo, l’esterno.
Negli anni abbiamo collaborato con:
- Piazza dei Mestieri
- CdO e aziende iscritte (Ela, Edilmetalli....)
- Boschis
- Sisport Fiat
- Cosmer centro per il benessere fisico
- coop.Terra Mia
- Fenascop
- Associazione Emozioni Giocate onlus, Genova
- Compagnia di San Paolo
- Ufficio Pio
- Kairos e centri per l'impiego
- asl e ambulatori territoriali
- Examina
- Associazione a.s.d Total Sport Grugliasco
- SdA Bocconi
- SSF Rebaudengo,
- Università di Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica
- il Centro di riabilitazione equestre Meisino, Centro sportivo FISE
- il Centro di pet therapy, Trofarello
- Comune di Dusino